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martedì 4 maggio 2010

Gusta il momento più bello: guarda tuo figlio

Guarda il tuo Bambino!
Guarda come istintivamente ti si rannicchia fra le braccia, cercando ancora l’eco del battito del tuo cuore.
Guardalo e lasciati riempire di stupore: nove mesi fa non c’era, e ora è un uomo.
Non è sbalorditivo?
Germinato da un seme invisibile.
Perfetto, e sì che di lui tu non avresti saputo fare neanche un capello.
Trattieni il fiato; quel figlio che hai in braccio è un mistero.
Annusalo:sa di latte, di cucciolo.
Ma già fra pochi giorni il suo sguardo si illuminerà incontrando i tuoi occhi.
Non lasciarti rubare quello sguardo da nessuno.
Niente vale quel suo primo riconoscerti, quel tacito dirti: eri tu, quel buio morbido che mi abbracciava.
Guardalo.
Guardagli le mani, così incredibilmente piccole; e senti come afferra e stringe forte il tuo dito, come ci si avvinghia.
Impara come lo calma la tua voce, e come la ninna nanna che ti cantava tua madre, trent’anni dopo, naturalmente ti torna alla memoria.
Guardalo ancora.
A chi somiglia?
Ritrovargli negli occhi lo stesso cipiglio di tuo padre, o nei capelli il colore di un nonno neanche conosciuto.
I genitori che arcanamente si declinano, memori, nel tuo bambino.
E’ lui, lui che –è straordinario- è te, e insieme l’uomo che ami.
Piange.
Ha fame a tutte le ore.
Un figlio che fatica, ti avranno detto.
Ti avranno detto delle notti in bianco.
Vero, ma non si non ti hanno detto di quant’è bello stringersi addosso questo piccolo straniero. Urla, ha bisogno di tutto.
Ma te ne innamorerai pazzamente.
Succhia, avido, e poi crolla addormentato.
Tienitelo stretto ancora un momento.
Fermati a scoprire che ogni uomo al mondo è stato, un giorno come tuo figlio stanotte: un bambino inerme tra le braccia di una donna.
Gusta gli attimi, non avere fretta, contempla ciò che ti è accaduto.
Hai avuto un dono.

Marina Corradi
testo rivisitato)

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